Nadia Maria Valle Nadia Maria Valle

La consulenza d’immagine come punto di partenza per un’evoluzione personale

La consulenza d’immagine come inizio di un percorso di evoluzione personale. Dalla mia crisi interiore alla scoperta del colore, del trucco e di me stessa. Un viaggio di autenticità fatto di cambiamento e consapevolezza.

La mia storia, il mio percorso e come ho imparato a rinascere attraverso i colori, lo stile e la consapevolezza.

Per me, la consulenza d’immagine non è mai stata solo una questione di abiti o colori. È il punto di partenza per un’evoluzione profonda — un viaggio dentro e fuori di sé.

Ho passato gran parte della mia vita a non capire chi fossi. Mi vestivo di nero per coprire, per nascondermi. C’è stata un’estate in cui ho indossato maglioni a collo alto. Non volevo mostrarmi, non mi accettavo. Ero in crisi con me stessa, e non vedevo una via d’uscita. Nessuna luce, solo confusione.

Poi la vita mi ha portata altrove. Prima a Genova, poi in Valle d’Aosta, nel 2016. È stato lì che ho cominciato, passo dopo passo, a riprendere vita. A capire che la mia vita non mi era dovuta, ma che dovevo costruirla io, giorno per giorno.

È iniziato così il mio percorso di crescita interiore — e, poco dopo, anche quello esteriore.

Nel 2017 ho deciso di realizzare un sogno: iscrivermi a un’accademia di make-up. Avevo 37 anni. Per qualcuno era “troppo tardi”. Per me, invece, era il mio nuovo inizio.

Nel 2018 mi diplomo e comincio a lavorare come make-up artist. Ma dentro sentivo che non bastava. Truccare le persone mi piaceva, ma desideravo aiutarle a ritrovare se stesse — come stavo facendo io.

Fin da bambina amavo i colori, i tessuti, le forme.

Mi ricordo il gioco Gira la Moda: passavo ore a creare look e combinazioni. Forse già allora stavo scrivendo il mio destino.

Dopo il make-up, il passo naturale è stato l’analisi del colore, quella che molti chiamano armocromia.

Poi il corso da personal shopper, per conoscere linee, proporzioni e materiali.

Mentre imparavo ad aiutare gli altri, capivo che stavo aiutando anche me stessa. Ho tolto il nero dal mio armadio, ho venduto tutto ciò che non mi rappresentava più.

E lì è iniziata la mia vera rinascita.

Ho cominciato a piacermi, a riconoscere il mio valore. E sì, lo ammetto: a volte, quando ricevo un complimento, ancora mi sembra di non meritarlo.

Ma accade sempre meno. Perché oggi so chi sono.

E la soddisfazione più grande è vedere le persone che ho seguito trasformarsi davanti ai miei occhi. Non conta quante siano: conta che ognuna di loro abbia iniziato ad amarsi di nuovo.

A vedersi davvero. A sentirsi bella non solo fuori, ma anche dentro.

Non mi sono mai più fermata.

Continuo a formarmi, a studiare, ad aggiornarmi — prima di tutto per me stessa. Perché solo migliorandomi, posso aiutare gli altri a migliorare davvero.

So cosa significa non riconoscersi, so cosa vuol dire non piacersi.

Ma so anche che il percorso, per quanto impegnativo, è meraviglioso.

E ne vale sempre la pena!

> “Non era troppo tardi. Era semplicemente il mio momento.”<

Se leggendo la mia storia hai sentito anche solo un piccolo richiamo dentro di te, sappi che il tuo percorso può iniziare proprio ora.

Con autenticità, consapevolezza e tanto colore!

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